Roma, 13 luglio – “Il parere del Garante della privacy sull’incrocio dei dati della fatturazione elettronica è incomprensibile in un momento storico dove la priorità dovrebbe essere la lotta contro l’evasione fiscale, vera causa del debito pubblico e madre di ogni ingiustizia fiscale del nostro Paese”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale.
“È doveroso – prosegue – tutelare i contribuenti onesti e pseudonimizzare i dati nella fase di analisi; altro è invece impedire di svolgere analisi predittive massive sui big data per individuare profili a rischio evasione.
Per la Confederazione “è davvero inaccettabile che si impedisca all’operatore pubblico di poter utilizzare i dati a sua disposizione per combattere una piaga come evasione”.
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